Autore: Dott.ssa Cécile Zakine, dottore in giurisprudenza

Data:: 05/12/2024

Nell’attuale era digitale, dove l’intelligenza artificiale (AI) e la videosorveglianza sono parte integrante della nostra vita quotidiana, la questione della protezione dei dati personali diventa essenziale, soprattutto quando si tratta di riprese in spazi pubblici. Come dottore in giurisprudenza, vorrei affrontare questa complessa questione dal punto di vista del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Le RGPD, un règlement européen, impose des lignes directrices strictes concernant le traitement des données personnelles. Ces directives sont particulièrement pertinentes dans le contexte de l’utilisation de caméras de surveillance par des sociétés de transport ou d’autres entités publiques. Leur but ? Assurer la sécurité et prévenir les incidents. Cependant, ces actions soulèvent des questions juridiques importantes liées à la vie privée des individus.

Il est essentiel de reconnaître que la captation d’images dans l’espace public par des caméras de surveillance n’est pas une démarche anodine. Elle nécessite une base légale solide, justifiée par un intérêt légitime, une mission d’intérêt public, ou le consentement explicite des personnes filmées. En l’absence de ces justifications, de telles pratiques peuvent être considérées comme illégales sous le RGPD.

La tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale, offre immense opportunità per migliorare la sicurezza e l’efficienza dei trasporti pubblici. Tuttavia, deve essere impiegato in modo responsabile e nel rispetto del quadro giuridico attuale. Ciò comporta una valutazione rigorosa dei rischi e dei benefici, tenendo conto dei diritti e delle libertà degli individui.

Come professionisti legali, dobbiamo affrontare una sfida ardua: bilanciare l’innovazione tecnologica con il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini. È fondamentale garantire che qualsiasi utilizzo della videosorveglianza negli spazi pubblici rispetti non solo il GDPR ma anche le ragionevoli aspettative in materia di privacy.

Di fronte a questa complessità è fondamentale non trarre conclusioni affrettate. Ogni situazione è unica e richiede un’analisi giuridica approfondita. Per questo motivo, consiglio vivamente agli enti interessati di consultare un avvocato specializzato in diritto sulla protezione dei dati per una consulenza personalizzata sul loro caso specifico.

In conclusione, l’integrazione dell’intelligenza artificiale e della videosorveglianza nello spazio pubblico deve essere affrontata con cautela e responsabilità. Il GDPR fornisce un quadro per proteggere i diritti degli individui, ma la sua corretta applicazione richiede competenze legali approfondite. Consultare un avvocato specializzato è quindi un passo essenziale per qualsiasi entità che consideri l’implementazione di tali tecnologie.

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