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La colpa inescusabile del datore di lavoro: la Corte di Cassazione si concentra più sul danno che sulla causa dell'incidente

Prevenire è meglio che curare!
Sulla decisione della seconda sezione civile della Corte di Cassazione del 19 giugno 2019
(Corte di Cassazione, seconda sezione civile, 20 giugno 2019, n. 18-19.175)

Ai sensi dell'articolo L. 452-1 del Codice della sicurezza sociale francese, i datori di lavoro sono tenuti, in base al contratto di lavoro, a garantire la sicurezza dei propri dipendenti, in particolare per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro. Il mancato rispetto di tale obbligo costituisce una colpa inescusabile quando il datore di lavoro era o avrebbe dovuto essere a conoscenza del pericolo a cui il dipendente era esposto. era esposto e non ha preso le misure necessarie per proteggerlo.

Attraverso la contestazione della colpa inescusabile, la Corte di Cassazione censura la negligenza del datore di lavoro nell'attuazione delle misure destinate a garantire la protezione dell'integrità dei suoi dipendenti.

In questo caso, il signor W., un camionista, è stato vittima di un incidente stradale dopo aver perso il controllo del suo veicolo ed è stato espulso dall'abitacolo attraverso il parabrezza. Questo incidente era coperto dalla legislazione professionale della Caisse primaire d'assurance maladie du Tarn, cioè era riconosciuto come un incidente sul lavoro.

Il sig. W. ha quindi intentato un'azione legale presso un tribunale di sicurezza sociale un'azione per il riconoscimento della colpa inescusabile del suo datore di lavoro.

Per dimostrare che il veicolo era sicuro, il datore di lavoro ha cercato di difendersi sostenendo che l'ispezione tecnica non aveva rivelato alcun difetto.

Mentre la Corte d'appello ha accolto le richieste del datore di lavoro, la Corte di cassazione ha ritenuto che l'attore era stato espulso dal parabrezza e che, di conseguenza, la cintura di sicurezza aveva necessariamente contribuito al danno.

La Corte di Cassazione ha poi confermato la colpa inescusabile del datore di lavoro, considerando che è irrilevante che la colpa inescusabile del datore di lavoro sia stata la causa determinante dell'incidente del dipendente, ma che è sufficiente che sia una causa necessaria perché il datore di lavoro sia ritenuto responsabile, anche se altre colpe hanno contribuito al danno.

In altre parole, la Corte di Cassazione ricorda che la colpa inescusabile non deve essere la causa determinante dell'incidente. È sufficiente che l'omissione del datore di lavoro abbia partecipato, in un modo o nell'altro, a causare il danno.

Si può notare che i giudici erano più interessati alle conseguenze dell'incidente che alla causa dell'incidente.

La valutazione molto rigorosa dell'obbligo di sicurezza di risultato del datore di lavoro, che consente di innestare la sua responsabilità anche se la sua inadempienza non è la causa determinante dell'incidente, sembra lontana dallo slittamento creato dalla decisione del 25 novembre 2015 (Cass. soc. 25 novembre 2015, "Air France", n. 14-24444) con la quale la Corte aveva operato una mutazione dell'obbligo di sicurezza di risultato verso una rafforzata obbligazione di mezzi, attenuando così l'obbligo di sicurezza gravante sul datore di lavoro.

Troviamo, alla base, la concezione oggettiva della responsabilità del datore di lavoro risultante dalla legge del 9 aprile 1898 sulla responsabilità degli infortuni di cui sono vittime i lavoratori nei loro lavoro che consentiva ai dipendenti chiedere un risarcimento senza dover provare la colpa del datore di lavoro.

Attenzione alla severità della Corte di Cassazione in materia di colpa inescusabile!

Datori di lavoro, "Prevenire è meglio che curare" e state bene supporto nella gestione dei dipendenti.

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