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18 ottobre 2019
I Consigli laburisti stanno dando battaglia!
Il Tribunale del Lavoro di Grenoble, in una sentenza del 22 luglio 2019, ha rifiutato di allinearsi alla posizione della Corte di Cassazione, che aveva concluso il 17 luglio 2019 (parere Cass., 17 luglio 2019) che la tabella di compensazione per il licenziamento senza causa reale e grave era compatibile con l'articolo 10 della Convenzione n. 158 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro. La Convenzione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro n. 158 del 1982 e ratificata dalla Francia il 16 marzo 1989 sul licenziamento riguarda la fine del rapporto di lavoro su iniziativa del datore di lavoro. L'articolo 10 prevede: "Se gli organi di cui all'articolo 8 della presente Convenzione giungono alla conclusione che il licenziamento è ingiustificato e se, tenuto conto delle legislazioni e prassi nazionali, non hanno il potere o non ritengono possibile, date le circostanze, annullare il licenziamento e/o ordinare o proporre la reintegrazione del lavoratore, essi hanno il potere di ordinare il pagamento di un adeguato risarcimento o qualsiasi altra forma di riparazione ritenuta appropriata"..Questa formula si trova nell'articolo 24 b) della Carta sociale europea rivista del 3 maggio 1996. I giudici del processo, compreso il tribunale del lavoro di Grenoble, resistono alla Corte di Cassazione. Per accordare un'indennità superiore a quella che avrebbe dovuto essere ordinata, se si fossero basati sulla scala Macron, i giudici del tribunale del lavoro di Grenoble hanno ripreso le disposizioni dell'articolo 10 della convenzione dell'OIL, che esige che l'indennità sia conforme alla situazione dell'ex dipendente. In questo caso, il dipendente ha ottenuto la somma di 8.000 euro come risarcimento per la violazione dell'obbligo di sicurezza. Il dipendente è stato sottoposto a molestie psicologiche. È stata monitorata e le sono stati somministrati ansiolitici e antidepressivi. I giudici hanno preso in considerazione questo contesto per ordinare il pagamento di un'indennità più alta che, secondo loro, era più in linea con quello che lei aveva vissuto in azienda. Due punti importanti emergono dall'analisi di questa sentenza:
- I giudici del processo stanno mostrando resistenza alla posizione della Corte di Cassazione, che ha convalidato la scala di Macron,
- Il mancato rispetto dell'obbligo di sicurezza da parte del datore di lavoro in caso di molestie può costargli caro. Datori di lavoro, la scala Macron non è applicata uniformemente da tutti i tribunali del lavoro.
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